FINESTRA SUL CORTILE
di Cesare Cioni

(da "DVD World" n. 41, Giugno 2003)
 
 
 

"AGGIUDICATO!" - COMPERARE ALL’ASTA SU INTERNET

Qualche settimana fa abbiamo accennato all’opportunità di acquistare CD e DVD — e, perché no, anche l’hardware — utilizzando una delle possibilità offerte dal commercio elettronico: l’asta su Internet.
L’asta in realtà è una forma di compravendita antichissima, che ha trovato un habitat particolarmente favorevole nella comunità virtuale della Rete, capace di annullare le distanze e di mettere in contatto le persone più disparate.
Oggi gli utenti di questi servizi — ce n’è più d’uno, anche in Italia, ma il dominatore indiscusso del mercato è eBay, nelle sue varie declinazioni nazionali (da noi, www.ebay.it) — sono letteralmente milioni e con un po’ di pazienza e di metodo è davvero possibile trovare qualsiasi cosa. Come in un qualunque mercato, tuttavia, bisogna sapersi orientare, trovare gli articoli che interessano, scegliere i migliori venditori con i quali condurre la trattativa, e stare attenti a non farsi sfilare il portafoglio da un lestofante che approfitta della calca. Non è difficile, con l’aiuto di qualche suggerimento.

L’asta pubblica è, per definizione, la forma più equa di trattativa: mette in contatto il venditore, eventualmente in concorrenza con altri che propongano le stesse merci, con tutti i potenziali acquirenti, e attraverso il meccanismo del rilancio permette di raggiungere l’equilibrio ideale tra il prezzo massimo che il venditore può ottenere e il minimo che il compratore deve pagare per aggiudicarselo. Nel caso non si riesca a raggiungere un accordo, ambedue le parti avranno avuto modo di verificare la valutazione che la controparte ritiene ragionevole, e di tenerne conto in un’eventuale trattativa successiva.
Anche in ambiente informatico, il principio di base è abbastanza semplice, e sono sufficienti pochi minuti per imparare.

Andare a caccia

Naturalmente il primo passo è l’identificazione degli oggetti di proprio interesse. Tutti i siti permettono la ricerca per categorie o per parole chiave nella descrizione degli articoli messi in vendita.
Il primo sistema è più comodo per chi voglia "curiosare sui banchi del mercato" senza un’idea ben precisa, nel nostro caso per esempio scegliendo la categoria dell’home video. Se gli oggetti fossero troppi, è solitamente possibile restringere la ricerca a una sotto-categoria (i soli DVD, per esempio), o a quelli disponibili in una determinata regione (la sola provincia di Bologna), oppure ordinare i risultati in base al prezzo, o alla data di chiusura della negoziazione, o a quella di messa in vendita dell’oggetto per verificare cos’è stato offerto di recente.
Per chi avesse in mente un oggetto specifico, sono a disposizione dei motori di ricerca abbastanza semplici che permettono di trovare tutti gli articoli che abbiano alcune parole chiave (per esempio, "DVD" e "Disney") nel solo titolo, o in tutta la descrizione dettagliata del prodotto. Qualora i risultati fossero eccessivamente numerosi, si può ricorrere a filtri più complessi che permettono di escludere termini specifici, oppure limitare la selezione a oggetti offerti in una sola valuta, o fino a un certo prezzo.
Come in qualunque motore di ricerca, il trucco sta nell’imparare a utilizzare "chiavi" abbastanza significative da non trovarsi con migliaia di risultati, e allo stesso tempo abbastanza ampie da trovare tutti gli articoli effettivamente interessanti (per trovare film horror con audio in italiano, nella categoria dei DVD è meglio restringere la selezione a articoli offerti nel nostro Paese, ma oltre al termine "horror" è opportuno cercare anche "orrore", "terrore", "brivido", "gore", eccetera…).
Una volta rintracciati gli oggetti che interessano, è possibile memorizzarli in una lista per tenerli sotto controllo e decidere con calma il da farsi, o procedere direttamente a un’offerta.
Per consultare il database dei titoli in vendita non è solitamente necessario iscriversi al sito o aderire ad alcun servizio, anche se l’iscrizione permette di memorizzare gli estremi della ricerca e di essere avvisati automaticamente nel caso venissero offerti nuovi oggetti con le stesse caratteristiche.

Il meccanismo dell’offerta

È invece necessario iscriversi per poter tentare di aggiudicarsi un oggetto.
L’iscrizione per gli offerenti è gratuita, ma sono richiesti i dati necessari per l’identificazione: questo per arginare il fenomeno dei dead bidders, utenti che si vincono un’asta magari offrendo una cifra superiore al valore reale del prodotto, e poi non concludono la transazione, costringendo il venditore a complicati adempimenti per farsi rimborsare i costi sostenuti. Questo è, ovviamente, un comportamento molto scorretto, che può comportare la sospensione o la cancellazione dell’account dell’offerente.
Una volta iscritti, l’offerta avviene attraverso un meccanismo chiamato proxy bidding, o offerta per procura, e che ricalca in modo automatico quello utilizzato nelle aste di oggetti d’arte quando un potenziale acquirente è impossibilitato a partecipare di persona.
Si indica al sistema il prezzo massimo che si è disposti a pagare, ma questa cifra non viene offerta immediatamente. Viene invece considerato solo il minimo sufficiente a superare eventuali altre offerte già in essere, e in caso queste venissero poi aumentate, il sistema invia automaticamente ulteriori controfferte fino al massimo indicato. Raggiunto il limite preimpostato, il sistema smette di offrire per l’articolo, a meno che l’utente non definisca un massimo più alto.
Nel caso di più offerenti in concorrenza, la serie di rilanci è istantanea finché uno non prevale sugli altri, per cui può succedere che l’offerta salga immediatamente verso il valore massimo che si è appena indicato, o lo superi indicandovi che non è sufficiente: un altro utente aveva evidentemente già inserito un ammontare più elevato.
Per ogni articolo messo in vendita sono fissati una data e un orario di scadenza: al raggiungimento di questa, il miglior offerente è tenuto a concludere la transazione, pena la sospensione dell’account.
In caso di errore nell’offerta, esistono dei sistemi per revocarla, ma solo in casi ben determinati, per cui conviene offrire solo se si è ben convinti di quello che si sta facendo.
E a questo proposito, veniamo ora a qualche suggerimento utile per concludere al meglio la transazione, senza sgradevoli sorprese.

Prima di offrire

È senz’altro raccomandabile decidere fin dall’inizio quanto siete disposti a spendere, magari confrontando il prezzo di un articolo equivalente nei canali di vendita tradizionali. È fin troppo facile farsi "prendere dall’entusiasmo" e, di rilancio in rilancio, finire per pagarlo più di quanto sarebbe costato nell’ipermercato sotto casa, soprattutto oggi che i DVD sono facilmente reperibili a prezzo scontato anche pochi giorni dopo la pubblicazione.
È sempre necessario verificare bene tutte le caratteristiche degli articoli in vendita, soprattutto se soggetti a usura. In caso di dubbi o incertezze, è meglio contattare il venditore attraverso l’apposito link e avere una conferma prima di offrire. Dopo, sarà troppo tardi perché il miglior offerente deve concludere l’acquisto.
Se un’offerta sembra troppo buona per essere vera probabilmente c’è sotto qualcosa. Un televisore al plasma per 500 Euro è senz’altro una truffa, soprattutto se il venditore risulta residente in un Paese e propone un articolo situato in un altro, richiedendo il pagamento in anticipo.
È consigliabile comperare articoli di alto valore — televisori, computer, telecamere — solo quando si è assolutamente certi della buonafede e dell’identità del venditore, o se è possibile ritirarli di persona, pagando in contanti solo dopo averli provati.
Attenzione anche a non acquistare incautamente oggetti rubati: se chi vende è un privato, sarà opportuno farsi rilasciare una dichiarazione di cessione dell’oggetto indicante i dati del venditore e di un suo documento, e il numero di serie dell’apparecchio.
Nel caso che a noi più interessa, quello dell’acquisto di film in DVD, ma anche di CD musicali, non va dimenticato che esistono regole ben precise che regolano la vendita di materiale coperto da diritto d’autore. Anche se il recente D.L. del 9 aprile sembra accettare per la prima voltala liceità della copia personale e persino lo scambio di materiale copiato tra privati, l’asta su Internet, per la pubblicità del luogo, si configura come "attività commerciale", e devono pertanto essere osservate tutte le regolamentazioni e gli obblighi relativi alla vendita di tale materiale
Quando ci si renda conto che un venditore offre una copia "pirata", si deve informare immediatamente il gestore del sito, che provvederà alla rimozione dell’asta, e può essere opportuno informare anche le Autorità.
Questo vale anche per materiale proveniente dall’estero: anche se non si applicano le regolamentazioni SIAE, e anche se non fosse illegale nel paese d’origine, potrebbero sorgere problemi all’importazione.
Controllare sempre il feedback del venditore. Il feedback è la raccolta dei giudizi lasciati da chi ha già concluso trattative con lui, la sua "reputazione". Si riassume in un punteggio — più questo è alto, più il venditore è affidabile — ma prima di effettuare un acquisto impegnativo è opportuno anche leggere i commenti lasciati dagli altri utenti a questo proposito, soprattutto se non sono tutti positivi.
Non di rado in aggiunta al prezzo d’asta sono previsti supplementi: per esempio, le spese di spedizione sono di solito calcolate a parte, talvolta con l’aggiunta di un addebito per l’imballo. Se questi costi non sono indicati esplicitamente, è meglio chiedere conferma prima di offrire. Questo è particolarmente importante in caso di articoli provenienti dall’estero: il venditore potrebbe offrire solo la spedizione per corriere, che può costare parecchio, molto più del prezzo dell’oggetto stesso.
A livello indicativo, spedire un DVD dagli Stati Uniti costa, per posta aerea, sette o otto dollari: una spedizione per corriere, per quanto piccola, supera la ventina di dollari.
Per essere sicuri di ricevere l’oggetto, si può concordare la spedizione con un metodo che consenta di rintracciare la merce in caso di mancata consegna (raccomandata, pacco o addirittura corriere): ma è meglio accordarsi in anticipo sull’eventuale addebito supplementare. Molti venditori non rimborsano la spesa in caso di smarrimento di un invio effettuato per posta ordinaria.

L’offerta e la conclusione della transazione

Per quanto riguarda l’offerta vera e propria, il mio suggerimento è di non offrire fin dall’inizio l’ammontare massimo che si è disposti a pagare. Una offerta più bassa permette di partecipare comunque alla gara e di monitorare l’andamento delle offerte altrui.
Per fare la vera miglior offerta è meglio aspettare fino a pochi minuti prima dell’orario previsto per la conclusione dell’asta, sperando che gli altri potenziali acquirenti non abbiano il tempo di fare a loro volta una controfferta. Esistono anche dei software che permettono di piazzare l’offerta a pochi secondi dalla fine: questo sistema è detto sniping (sniper=cecchino) ed è lecito ma tutto sommato scorretto, tanto che per evitarlo alcuni siti estendono automaticamente la scadenza dell’asta in caso di offerte dell’ultimo minuto.
In caso di vincita, di solito è richiesto il pagamento anticipato; se il venditore è un nuovo iscritto o ha un basso feedback si può chiedere il pagamento in contrassegno, dichiarandosi disposti a pagare il relativo supplemento, ma è opportuno verificare questa possibilità prima di offrire.
In ambito nazionale, un vaglia, un bonifico bancario o un conto corrente postale sono le forme più semplici e meno costose.
Per piccole somme, non va ignorata la possibilità di inviare contanti in una busta — il rischio che vadano persi esiste (questo rischio è a carico del compratore) ma è limitato, e una prioritaria in 48 ore arriva dappertutto.
In caso di acquisti dall’estero, alcuni venditori accettano direttamente la carta di credito: si è più tutelati in quanto si può chiedere lo storno dell’addebito in caso di mancato ricevimento della merce, ma si devono comunicare i dati della carta a un corrispondente tutto sommato sconosciuto.
Esistono comunque dei servizi — PayPal, BidPay — che agiscono da intermediari, inviando al venditore il pagamento prelevato sulla carta di credito del compratore senza comunicargliene gli estremi — se il venditore lo accetta, è un ottimo sistema. Da evitare bonifici e assegni, perché anche in ambito Euro hanno ancora costi piuttosto elevati per tutte le parti coinvolte.
A questo proposito, è il caso di allarmarsi se viene richiesto il pagamento anticipato tramite wire transfer, perché questi bonifici non sono nati per il pagamento di merci ma per il trasferimento di denaro: con i dati della transazione, possono essere incassati da un terzo anche se inviati a nome diverso, e non sono più recuperabili o rimborsabili.
Bisogna sempre diffidare di chi offre di concludere la trattativa al di fuori dell’asta, per l’articolo offerto o per uno simile. In teoria, per ottenere il miglior prezzo il venditore ha tutto l’interesse a aspettare i tempi previsti: se non vuol farlo, nella migliore delle ipotesi vuol frodare il fornitore di servizi e non pagargli le commissioni: nella peggiore vuol frodare l’acquirente.
Dopo aver ricevuto la merce, è buona educazione lasciare sempre un commento di feedback, e ricordare alla controparte di fare altrettanto: è in questo modo che ci si costruisce una buona reputazione, utile in futuro. Prima di lasciare un commento negativo, tuttavia, è preferibile cercare di risolvere eventuali controversie direttamente: una nota negativa è una "macchia" che può influire notevolmente sulle attività successive.

Divertente, ma anche conveniente

Con queste accortezze, e le altre che vi verranno suggerite dalla vostra personale esperienza, comperare all’asta può essere divertente e addirittura appassionante. Non aspettatevi grandi risparmi — ahimè, nessuno regala nulla, a questo mondo — ma anche tenendo conto della possibilità di un’occasionale fregatura, inevitabile come in qualunque mercato, sul lungo termine vi accorgerete di stare comperando sempre al meglio, e che anche quando vi sarà più comodo acquistare altrove, prenderete l’abitudine a utilizzare questi servizi per verificare le quotazioni di mercato degli articoli che vi interessano.
Finché un giorno, frugando in un cassetto, o in cantina, troverete qualcosa che non vi serve più ma ancora funziona, o ha un valore, e vi chiederete se non sarebbe meglio venderlo piuttosto che lasciarlo ammuffire… e vi verrà la tentazione di passare dall’altra parte della barricata, e cominciare a vendere. Anche in questo caso, non è difficile, ma ci sono alcuni accorgimenti per concludere la trattativa nel migliore dei modi. Ve li illustrerò tra qualche settimana; nel frattempo, buona caccia e buoni acquisti!

© 2003 Edizioni Milano Publishing