“America oggi”: Intervista a Giulia Carluccio

In vista della prossima presentazione del volume America oggi. Cinema, media, narrazioni del nuovo secolo giovedì 12 febbraio 2015 presso la Biblioteca “Renzo Renzi” della Cineteca di Bologna, ho avuto il piacere di incontrare la curatrice, la Professoressa Giulia Carluccio dell’Università di Torino, e di farle qualche qualche domanda. Continue reading

“Voglio vedere il sangue. La violenza nel cinema contemporaneo”

Ricchissimo di stimoli e molto ben argomentato, il volume di Leonardo Gandini Voglio vedere il sangue. La violenza nel cinema contemporaneo analizza approfonditamente e con lucidità la sempre maggior presenza della rappresentazione della violenza sugli schermi – cinematografici, e non solo – negli ultimi decenni, da Peckinpah a Tarantino.

Partendo dalla constatazione che il pubblico sceglie consapevolmente di vedere pellicole e spettacoli che contengono scene di violenza a cui oggi non ha normalmente occasione di presenziare direttamente – né in realtà lo vorrebbe – Gandini si interroga sui perché di questa attrazione Continue reading

Fredric Brown: “Imagine”

Un brevissimo racconto, che adoro (in inglese, segue la traduzione):

“Imagine” (1955)

Imagine ghosts, gods and devils.
Imagine hells and heavens, cities floating in the sky and cities sunken in the sea.
Unicorns and centaurs. Witches, warlocks, jinns and banshees.
Angels and harpies. Charms and incantations. Elementals, familiars, demons.
Easy to imagine all of those things: mankind has been imagining them for thousands of years.

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Troppo furore, signor Franco!

Dal romanzo di William Faulkner L’urlo e il furore, trent’anni di storie intrecciate degli ultimi membri di una grande famiglia decaduta del Sud degli Stati Uniti. Presentato fuori concorso a Venezia, e accompagnato da un prematuro premio alla carriera a James Franco – che si è esibito con cranio rasato e tatuato sul red carpet, e se ne faceva anche a meno – The Sound and the Fury, sua seconda incursione nell’opera di Faulkner dopo As I Lay Dying, è purtroppo un’occasione mancata, per colpa della cattiva intesa tra il regista e l’attore principale: James Franco, e… James Franco.

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Palmiro e lo (s)management delle risorse umane

Si capisce già dal titolo, che Palmiro e lo (s)management delle risorse umane – Tattiche di sopravvivenza aziendale non è un manuale di gestione delle risorse umane come gli altri.
Gli scaffali delle librerie traboccano di accattivanti volumetti che fin dal titolo promettono di trasformarci in pochi minuti in leader e motivatori senza pari; il libro di Arduino Mancini, invece, adotta il metodo opposto, è un elenco spietato di scorrettezze e passi falsi che vengono commessi in quest’area.
Ma se dagli errori (altrui) si può imparare, allora “Palmiro” vale un corso universitario. Continue reading

“LocalEuropa – Musica valida per l’espatrio”

Segnalo un bel documentario trasmesso il 2 di gennaio (ovviamente a un orario impossibile) su Rai 3, “LocalEuropa – Musica valida per l’espatrio” di Francesco Cordio.

È al tempo stesso il racconto della tournée estiva in alcuni club europei del trio Niccolò Fabi-Max Gazzé-Daniele Silvestri – che subito dopo l’uscita del loro disco in comune, e prima del ciclo di concerti in Italia, sono saliti su un furgone e si sono messi in gioco in un percorso di novemila chilometri esibendosi in vari locali d’Europa – e la storia di numerosi italiani, incontrati durante il viaggio e che, espatriati per scelta, per caso o per forza, hanno fatto di questi Paesi la loro nuova casa. Continue reading

“Loin des Hommes” e l’impossibilità di schierarsi

Un prigioniero che non vuole fuggire, un guardiano che non vuole consegnarlo alle autorità. Uno strano incontro, che cambierà la vita di ambedue i protagonisti, sullo sfondo di una rivoluzione che esplode, un’epoca che finisce, la necessità e l’impossibilità di prendere posizione.  “Loin des Hommes”, una delle più belle sorprese del festival di Venezia del 2014, è un film che si interroga sulle differenze culturali, sull’appartenenza, e sul potere della cultura e dell’istruzione in contrapposizione alle armi. Continue reading

Regione Sardegna: non ci servono umanisti

Questa mi fa davvero arrabbiare.

La mia amica Marina, iscritta al Corso di Laurea Magistrale in Cinema, Televisione e Produzione Multimediale a Bologna (che anch’io a cinquantacinque anni ho deciso di frequentare, ma – come direbbero Kipling e Billy Wilder – questa è un’altra storia) mi segnala che la Regione Sardegna ha pubblicato il bando per l’attribuzione di assegni di merito agli “studenti universitari capaci e meritevoli per permettere il raggiungimento dei livelli più alti degli studi, favorendo in tal modo la crescita del capitale umano, quale risorsa fondamentale per uno sviluppo economico duraturo e sostenibile del territorio regionale”. Con un’importante eccezione. Continue reading