“A Beautiful Mind”: teamwork

Ma bisogna sempre competere, a tutti i costi? Io non credo.

Credo che in certi casi sia inevitabile; e che l’istinto, soprattutto quello tipicamente “maschile” – le donne sono di solito più intelligenti – ci spinga in questa direzione. Ma credo anche che, in questo come in altri casi, la capacità dell’essere umano di superare i limiti imposti dalla natura ci possa far capire che cooperare è, alla lunga, il mezzo migliore per raggiungere tutti un miglior risultato. lavorando insieme verso un obiettivo condiviso. Almeno in teoria, è questo il concetto di “società”.

E questo, con buona pace dei neoliberisti, vale anche in economia, come brillantemente illustrato nella sequenza che segue, dal film “A Beautiful Mind” Continue reading

“Patria”, il saggio diventa il film

Salvo (Francesco Pannofino), operaio metalmeccanico dichiaratamente di destra in procinto di essere messo in mobilità per la finta rilocalizzazione dell’azienda, si barrica in segno di protesta in cima a una delle ciminiere dello stabilimento. A lui si unisce suo malgrado Giorgio (Roberto Citran), il sindacalista di sinistra che stava conducendo le trattative con l’azienda; e a loro si aggiungerà successivamente Luca (Carlo Giuseppe Gabardini), giovane ipovedente in “assunzione obbligatoria” che si rivelerà essere molto più intelligente di quanto non sembri. Continue reading

“Lessico del cinema italiano”: Intervista a Roberto De Gaetano

In attesa della presentazione a fine maggio del primo volume del Lessico del cinema italiano. Forme di rappresentazione e forme di vita presso la Biblioteca “Renzo Renzi” della Cineteca di Bologna, ho avuto la possibilità di porre qualche domanda a Roberto De Gaetano, curatore dell’opera e autore della voce che la apre, “Amore”.

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Leopardi, il giovane fenomeno?

Ahimè, quando a Venezia ho visto “Il giovane favoloso” volevo farmelo piacere ma, nonostante la stampa italiana (con la sola eccezione de “Il Foglio”) lo abbia elogiato, non ci sono riuscito. Troppa enfasi in questo film, e troppo di tutto… Continue reading

“America oggi”: Intervista a Giulia Carluccio

In vista della prossima presentazione del volume America oggi. Cinema, media, narrazioni del nuovo secolo giovedì 12 febbraio 2015 presso la Biblioteca “Renzo Renzi” della Cineteca di Bologna, ho avuto il piacere di incontrare la curatrice, la Professoressa Giulia Carluccio dell’Università di Torino, e di farle qualche qualche domanda. Continue reading

“Voglio vedere il sangue. La violenza nel cinema contemporaneo”

Ricchissimo di stimoli e molto ben argomentato, il volume di Leonardo Gandini Voglio vedere il sangue. La violenza nel cinema contemporaneo analizza approfonditamente e con lucidità la sempre maggior presenza della rappresentazione della violenza sugli schermi – cinematografici, e non solo – negli ultimi decenni, da Peckinpah a Tarantino.

Partendo dalla constatazione che il pubblico sceglie consapevolmente di vedere pellicole e spettacoli che contengono scene di violenza a cui oggi non ha normalmente occasione di presenziare direttamente – né in realtà lo vorrebbe – Gandini si interroga sui perché di questa attrazione Continue reading

Troppo furore, signor Franco!

Dal romanzo di William Faulkner L’urlo e il furore, trent’anni di storie intrecciate degli ultimi membri di una grande famiglia decaduta del Sud degli Stati Uniti. Presentato fuori concorso a Venezia, e accompagnato da un prematuro premio alla carriera a James Franco – che si è esibito con cranio rasato e tatuato sul red carpet, e se ne faceva anche a meno – The Sound and the Fury, sua seconda incursione nell’opera di Faulkner dopo As I Lay Dying, è purtroppo un’occasione mancata, per colpa della cattiva intesa tra il regista e l’attore principale: James Franco, e… James Franco.

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“Loin des Hommes” e l’impossibilità di schierarsi

Un prigioniero che non vuole fuggire, un guardiano che non vuole consegnarlo alle autorità. Uno strano incontro, che cambierà la vita di ambedue i protagonisti, sullo sfondo di una rivoluzione che esplode, un’epoca che finisce, la necessità e l’impossibilità di prendere posizione.  “Loin des Hommes”, una delle più belle sorprese del festival di Venezia del 2014, è un film che si interroga sulle differenze culturali, sull’appartenenza, e sul potere della cultura e dell’istruzione in contrapposizione alle armi. Continue reading